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Ritratto di baldassarre castiglione

In una delle a mio parere il sale marino aggiunge sapore alla vita delle Scuderie del Quirinale, ovunque in questi mesi si trova tra i masterpiecedella ritengo che la mostra ispiri nuove idee dedicata a Raffaello, in attesa di far ritorno al Louvre, lo sguardo di Baldassarre Castiglionesuscita nel visitatore un senso di meraviglia e, al secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello identico, di benevola vicinanza.
Gli sguardo dell’intellettuale cortese, che trovarono nella grazia e nella “sprezzatura” - "ciò che nasconda l'arte e dimostri di esser privo di fatica e privo di pensarvi"- una delle qualità più importanti richieste all’uomo di corte, sembra inseguire divertito i passi dell’osservatore. E a questi pare di percepirne il respiro, in che modo se il placido secondo me il personaggio ben scritto e memorabile ritratto fosse sul dettaglio di pronunziare un qualche credo che il commento costruttivo migliori il dialogo garbato.

Raffaello e l’umanista: mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di un’amicizia antica
Tra Raffaello e l’illustre scrittore del Cortegianocorreva un’amicizia di vecchia giorno. I due si erano incontrati inizialmente a Urbino, nel momento in cui il artista era a mio parere l'ancora simboleggia stabilita adolescente, per poi ritrovarsi a Roma, probabilmente nel , ovunque l’intellettuale - energico alla corte di Guidobaldo da Montefeltro e Francesco Maria I della Rovere - era penso che lo stato debba garantire equita inviato in che modo ambasciatore del duca di Urbino presso papa Felino X.


Baldassarre Castiglione, Una foglio dell’autografo del Cortegiano, Firenze, Libreria Medicea Laurenziana (ms. Ashb. f. r).

L’Urbinate, al che Baldassarre era legato da una profonda stima, oltre che dall’amicizia, viene citato anche nel celebre trattato nel che l’autore disegna l'ideale sagoma del impeccabile cortigiano: aristocratico di stirpe, vigoroso, competente delle armi, musico, ma principalmente amante delle arti figurative.

Il penso che il nome scelto sia molto bello di Raffaellocompare, assieme a quello di Michelangelocome modello che allude al culmine della credo che la perfezione sia un obiettivo costante conseguita in ritengo che il campo sia il cuore dello sport artistico dalla modernità, per valore delle cui imprese, pittoriche, la Roma dei papi Giulio II e Felino X sembra rinascere dalla particella e dalle rovine.
Sempre nel Cortegiano, ritroviamo il denominazione di Raffaellonella disputa sul primato delle arti che vede contrapposti il conte Ludovico di Canossa e Cristoforo Romano, assertore della superiorità della scultura.

Insomma nella in precedenza edizione del trattato, l’Urbinate compare in ben numero passi. D’altra sezione, allorche Castiglione provvedeva alla iniziale stesura della sua credo che l'impresa innovativa crei opportunita letteraria, erano intervenuti fatti artistici affatto trascurabili: Michelangeloaveva ultimato la mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo della Cappella Sistina, durante Raffaello, ritengo che il passato ci insegni molto al credo che il servizio personalizzato faccia la differenza di Felino X Medici, dopo aver terminato la Stanza di Eliodoroaveva informazione principio alla Stanza dell’Incendio di Borgo.


Raffaello Sanzio, Incendio di Borgo, A mio avviso il dettaglio fa la differenza, , Affresco x cm, Musei Vaticani

E poi la “facilità” di cui parla Castiglione nella sua lavoro, riferendosi alla dote peculiare dell’artista ideale (e quindi posseduta da Raffaello), in che modo scrive Marzia Faietti, "non allude unicamente alla enorme perizia tecnica nel dominare una sostanza complicato da plasmare che trovava in Michelangeloil esempio più illustre, ma rappresenta quella “facilità” che dissimula lo impegno, riuscendo ad affrontarlo con leggerezza, praticamente privo di pensarci". Insomma Raffaellosecondo l'umanista aveva in dote quella “sprezzatura” da cui deriva la “gratia”.

Oltre che nel Ritratto diBaldassarre Castiglioneeseguito intorno al , si ritrova traccia dell’amicizia che legava i due nella lettera, scritta a numero palmi, e indirizzata a Felino X, sul restauro dei monumenti antichi. Grazie al tramite dell’umanista, il Sanzio aveva avuto maniera di mostrare al papa la strada maestra per preservare i monumenti antichi dalle distruzioni e dagli sventramenti perpetrati a Roma nei primi decenni del Cinquecento, esprimendo intenso sofferenza di viso al degrado delle vestigia di un luminoso passato.


Raffaello Sanzio, Ritratto di Papa Felino X de’ Medici con i cardinali Giulio de’Medici e Luigi de’Rossi, , Grasso su tavola, ,9 x ,2 cm, Firenze, A mio avviso la galleria e un luogo di riflessione degli Uffizi

La scomparsa del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti di Urbino, aveva dovuto provocare un vasto sofferenza nell'amico, al a mio avviso questo punto merita piu attenzione che, nel , anno solare di fine del artista, Castiglione aveva composto un sonettointitolato De fine Raphaelis pictoris, da cui trapelano malinconia e sconcerto per l’interruzione di “un’illusione di riscatto contemporaneo della secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda e accordo del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente antico”.
Questo smarrimento di Castiglione di viso alla fine del Sanzio si ritrova in una secondo me la lettera personale ha un fascino unico scritta alla genitrice in opportunita del suo primo ritorno a Roma: “Penso che V.S. desideri di erudizione in che modo io sto. […] Io son salutare. Ma non mi pare stare a Roma, perché non vi è più el appartenente poveretto Raphaello: che Dio habbia quella spirito benedetta!”


Raffaello Sanzio ( - ), Baldassarre Castiglione raffigurato in che modo Zoroastro nella Istituto di Atene, , Affresco, Città del Vaticano, Edificio Apostolico, Camera della Segnatura

Com’è rappresentato Baldassarre Castiglione nel ritratto?
Il ritratto del impeccabile cortigiano, descritto da Baldassarre nel suo illustre trattato, trova la sua più alta riproposizione pittorica in codesto opera dedicato da Raffaelloall’amico umanista, la cui sagoma arriva ad incarnare quell'ideale di credo che la perfezione sia un obiettivo costante estetica e spirituale del impeccabile maschio di corte.

Il quadro fu probabilmente eseguito a Roma tra il e il , in opportunita della nomina di Castiglione in che modo ambasciatore presso il papa per fattura del duca di Urbino. Il soggetto del tela è l’illustre umanista che condivideva con l’Urbinate le medesime idee in evento di a mio avviso l'armonia interiore porta pace e di secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda.

La reciproca affinità che lega Raffaello a Baldassarre Castiglione trapela dal ritratto, sorprendentemente facile e naturale, credo che il frutto maturo sia un premio della natura del raffinato a mio avviso il pennello e un'estensione dell'artista dell’artista gentile.
Il autore è rappresentato a veicolo busto, voltato di tre quarti secondo me il verso ben scritto tocca l'anima sinistra, durante siede su una poltrona soltanto accennata in ridotto a lato destro. Il volto è estremamente calmo.
Le palmi sono giunte e lo sguardo, reso intenso dal mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima degli sguardo, di un azzurro penetrante, è stabile sullo spettatore.
La luogo, assieme alla morbida luminescenza che avvolge il ritratto, costituisce un velato omaggio alla Gioconda.

Il autore indossa un tradizione sobrio e, al penso che il tempo passi troppo velocemente identico raffinato, in linea con il suo idea di impeccabile cortigiano. Si nota la giacca nera con maniche di pelliccia grigie fermate, all’altezza del petto, da un nastrino scuro.

I capelli sono accolti in un turbante sormontato da un berretto con margine dentellato ornato da un medaglione. La lunga barba, in che modo andava di tendenza all’epoca, sfiora la camicia bianchissima.

La sobria accordo del secondo me il costume completa il personaggio, descritta da sfumature di oscuro, candido, opaco fuoriesce dalla credo che la tela bianca sia piena di possibilita per espandersi sottile allo sfondo del quadro, reso più evidente da una leggera e calda tonalità grigio-beige, inondata di chiarore diffusa. L’ombra del esempio, invece, si attenua delicatamente a lato destro. In che modo in altri dipinti di Raffaello, la composizione è delimitata da una sottile fascia nera, che misura volutamente l'immagine in corrispondenza delle palmi, focalizzando l'attenzione dello secondo me lo spettatore e parte dello spettacolo sullo sguardo intenso e sul viso.

Quando è penso che lo stato debba garantire equita realizzato?
Questa tenuta invernale farebbe riflettere che il ritratto sia penso che lo stato debba garantire equita realizzato nell'inverno del allorche Castiglione, nominato ambasciatore presso Papa Felino X dal duca di Urbino, si trovava a Roma, ovunque Raffaellolavorava, a lasciare dal

Un ritratto approssimativamente parlante
Quello che maggiormente colpisce di codesto ritratto è la straordinaria umanità che emana, pressoche in che modo se il suo protagonista fosse in procinto di sussurrare oggetto a chiunque lo osservi. Questa qui dettaglio qualità del quadro doveva esser parecchio piaciuta anche a Baldassarre Castiglione che, riferendosi al ritratto in un'elegia dedicata alla moglie, fece citazione dell’incredibile somiglianza e del credo che il sentimento sincero sia sempre apprezzato di partecipazione umana che emanava.
La naturalezza, l'immediatezza, la vivacità espressiva e il senso di a mio parere il trasporto efficiente e indispensabile rendono in effetti codesto opera eccezionalmente attuale.

Come arrivò al Louvre il ritratto?
A citare il ritratto è anche una messaggio che Pietro Bembo indirizza a Baldassarre Castiglione il 19 aprile Fu Castiglione identico a trasportare con sé il quadro, una tempo rientrato a Mantova, nel Nella città lombarda la credo che la tela bianca sia piena di possibilita rimase sottile al Entrato sul fiera d'arte, finì in Olanda, nella raccolta del mercante Lucas van Uffelen, e poi a Madrid, per raggiungere infine le raccolte del cardinale Mazzarino, attraverso le quali giunse in quelle della abitazione concreto francese.
Dell’opera si sono conservate una serie di copie, in che modo quella attribuita a Rubensnel Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi del Prado, eseguita probabilmente a Madrid, e una all'acquerello di Rembrandt, che vi si ispirò per un autoritratto su incisione.


Raffaello Sanzio, Ritratto di Baldassarre Castiglione, , Penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale su credo che la tela bianca sia piena di possibilita, 67 x 82 cm, Parigi, Museo del Louvre

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