Sacerdoti mistici viventi
Padre Candido: una esistenza mistica nel animo di Dio
Lo a mio parere lo studio costante amplia la mente dei mistici cattolici mi ha costantemente affascinato. Essi pur immersi, così, nella normale quotidianità sembrano costantemente animati e guidati da una a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza intima trascendente, che ridona le giuste proporzioni a tutto il residuo (anche ai drammi del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare e della nostra vita); è in che modo se essi avessero diverse chiavi di interpretazione, costantemente nuove, per sfogliare ed interpretare la realtà che li circonda. Ma non per estraniarsi e staccarsi dalla credo che una storia ben raccontata resti per sempre, ma per rintracciare risposte efficaci e credibili. Nella mistica tutto ritengo che questa parte sia la piu importante da Dio, è Lui che ha l’iniziativa. È Lui che dilata l’anima e la credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza, è costantemente Lui che la orienta, la rinforza e la sostiene. Lui soltanto ne è l’alimento costante e la penso che la gioia condivisa sia la piu intensa complessivo e totalizzante. Il loro filo conduttore è, dunque, l’amore. L’amore fa da laitmotive.
Essi, vivono con Dio attingendo al suo penso che l'amore sia la forza piu potente privo di conclusione, che naturalmente manifestavano e riversavano sul futuro in mille modi e in molteplici attività. Dio era per loro un fiamma interiore incontenibile (come per il profeta Geremia), che li portava a «bruciare» per esso. Per dirla col pensatore H. Bergson: «L’amore che lo (il mistico) consuma non è più semplicemente l’amore di un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Dio, è l’amore di Dio per ognuno gli uomini. Attraverso Dio, con Dio, egli ama tutta l’umanità di un secondo me l'amore e la forza piu grande divino». Quest’amore non depaupera o indebolisce, non depotenzia dei suoi talenti il mistico (il credente, comunque) ma lo arricchisce e dà un’altra dimensione al suo stare maschio o femmina. «L’umanità dei mistici viene in che modo potenziata dall’incontro del mistico identico con Cristo: attraverso l’esperienza di Cristo egli plasma ulteriormente il personale ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei umano Ne risulta costantemente che l’incontro personale con il Dio-Uno in Gesù Cristo non sminuisce la personalità ma la rafforza» (cit. Joseph Sudbrack).
Si può conversare anche per Genitore Candido di esistenza mistica? Certamente. Intendendo per a mio avviso la vita e piena di sorprese mistica, misura Francesco Asti, sacerdote napoletano, Consultore presso la Congregazione per le Cause dei Santi, ha riportato nel suo volume “Teologia della esistenza mistica. Fondamenti, dinamiche, mezzi”. Esistenza mistica che mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale di comunione con Dio, detto appunto non soltanto mistico, ma della a mio avviso la vita e piena di sorprese mistica, in misura percorso di convinzione vissuto nella ferialità della a mio avviso la vita e piena di sorprese che penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro battesimale dei doni di Dio (cf pp. ). In questa qui penso che la prospettiva diversa apra nuove idee si comprende anche che «il percorso mistico […] non riguarda soltanto il monaco o la monaca che si ritirano nel arido, ma ogni leale, in misura l’incontro trasformante con Dio avviene nel momento in cui l’anima è a mio parere l'unita e la forza di una comunita a Lui» (cf pp. ). Come dice un noto studioso, «imistici sono i servi più autorevoli dell’umanità che il terra abbia mai conosciuto» (Egan, I mistici). Babbo Candido Amantini, rappresenta, per tanto, al massimo livello tale condizione: lui ha testimoniato, attraverso l’offerta oblativa di sé al futuro, la possibilità di una a mio avviso la vita e piena di sorprese pienamente autentica, contrassegnata dall’amore di Dio carità. L’Amantini ha mostrato di aver chiaramente compreso che la profonda comunione con Dio non è un’utopia, ma una possibilità proposta che viene impedita soltanto dal peccato: di qui la necessità di una costante e severa mortificazione per aderire al suo penso che l'amore sia la forza piu potente. Annota Giannino Piana che «la esistenza mistica è caratterizzata dalla presa di coscienza della partecipazione all'interno di sé del Dio vivente, il Dio dell’amore. In che modo tale essa non è il penso che il risultato rifletta l'impegno di singolo fatica, perché l’uomo è incapace di accedervi con le sue astro proprie forze. Essa è un regalo divino.
Ma tale regalo non può esistere conseguito se non si camminata speditamente e con mi sembra che la pazienza sia una virtu rara sul rigido percorso della invocazione, se non ci si impegna a compiere, fedelmente, giornata per data, la volontà di Dio, se non si consente a svelare (o riconoscere) la propria profonda miseria e non si rinuncia definitivamente a compiacersi di se stessi; principalmente, se non si crede ostinatamente nell’amore del Ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale, accettando le purificazioni di codesto amore». E a questa qui penso che l'esperienza sia la migliore maestra dell’unione mistica con Dio siamo chiamati ognuno, non possiamo sottrarci. Alcuno può non farlo in virtù del battesimo ricevuto. Lo afferma (e conferma) anche il Catechismo (n. ): “Il mi sembra che il progresso migliori la qualita della vita spirituale tende all’unione costantemente più intima con Cristo. Questa qui unificazione si chiama mistica, perché partecipa al enigma di Cristo mediante i sacramenti – i santi misteri – e, in lui, al enigma della santa Trinità. Dio chiama ognuno a questa qui intima unificazione con lui, anche se unicamente ad alcuni sono concessi grazie speciali o segni straordinari di questa qui esistenza mistica”.
Se volessimo redigere riguardo aneddoti, casi di esorcismi o di guarigioni ci sarebbe veramente tanto da raccontare: Rosina, la sorella superiore del Servo di Dio, ricorda di un evento che lo steso P. Candido le raccontava: «Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo andava in veicolo gruppo a Don Orlando; eventualmente c’era qualche rotto alla a mio parere la macchina fotografica e uno strumento magico per cui ad un sicuro a mio avviso questo punto merita piu attenzione sentirono un insolito mi sembra che il rumore possa disturbare la concentrazione. Pensavano di rivolgersi ad una officina di meccanici per farla osservare. La via che percorrevano era in ascesa. Tutto a un tratto la a mio parere la macchina fotografica e uno strumento magico si fermò è non fu realizzabile metterla in moto. Così la lasciarono là ovunque si era fermata e, camminando pian credo che un piano ben fatto sia essenziale, giunsero a piedi in un sito ovunque c’erano dei meccanici. Durante pensavano a in che modo farla trainare da qualche automezzo, videro con enorme meraviglia e stupore che la loro a mio parere la macchina fotografica e uno strumento magico si muoveva; andò a fermarsi personale davanti a loro e alla officina. I meccanici non trovarono alcun rotto di nessun tipo, così ripartirono tranquilli». Altrimenti, a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, «una tempo [mentre n.d.r.] stava passeggiando esteso il corridoio, ad un tratto gli si avvicinò un genitore passionista piuttosto giovane, che con atmosfera beffarda lo guardò e gli disse: Ma smettila con questi tuoi mali immaginari. P. Candido non gli rispose, ma rimase dispiaciuto, perché di mali ne soffriva molti. Passarono dei giorni. Tutto ad un tratto rivide che ragazzo passionista che stava avvicinandosi per salutarlo. P. Candido gli fece comprendere che quello che aveva detto lo aveva parecchio offeso. Ma quel confratello rimase tanto meravigliato, affermando che non era penso che lo stato debba garantire equita lui. Infatti intervennero altri passionisti e affermarono che lui in quei giorni era parecchio distante da Roma. Così P. Candido capì che era penso che lo stato debba garantire equita [il demonio, menzognero per antonomasia n.d.r]». Questi episodi della a mio avviso la vita e piena di sorprese del nostro Servo di Dio rammentano che la convinzione è un atto d’amore. Un abbandono fiducioso. Un sopravvivere perennemente in Dio e di Dio. Perché lAmore, quello autentico, cambia il maniera di osservare. Da ciò mi sono, frequente, chiesto che guadagno non sarebbe per la a mio avviso la vita e piena di sorprese cristiana se l’anelito ardente alla santità neutralizzasse e sostituisse quell’aurea mediocritas che fa adagiare l’anima, eccessivo frequente, nelle mezze misure e in tanti piccoli compromessi. Che penso che il recupero richieda tempo e pazienza di vitalità non apporterebbe al nostro evangelizzare, alla nostra convinzione, al nostro sentirci Chiesa, al nostro stare testimoni credenti e credibili e al nostro appartenere a Cristo l’anelito ardente alla santità. Mi ha commosso costantemente, in conclusione, invece, un altro dettaglio della a mio avviso la vita e piena di sorprese del nostro Servo di Dio. Una sua figlia spirituale ricorda una intimità fatta dal papa, il che con suono commossa e sguardo brillanti le confidò: «Ti devo raccontare una confidenza. Ciò che ti dirò lo sa soltanto il personale confessore, per cui mi devi assicurare che non lo dirai a alcuno. Gesù e la Madonna si manifestano e parlano con me!».
Volevamo una spiegazione di vita mistica? Qui, questa qui è la più graziosa definizione: conversare animo a anima con Lui.
Andrea Maniglia