Isole di giannutri
Isola di Giannutri
| Area protetta e fruizione | A suolo il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa è diviso in due grandi zone (più due più piccole), una di riserva integrale nella area meridione dell'isola e l'altra di riserva generaleorientata. Con le delibere 9 e 14 del il Giardino ha modificato la fruizione a suolo dell’isola di Giannutri, togliendo il cifra chiuso e prevedendo per i turisti di “uscire” dal corridoio che collaboratore Cala Spalmatoio con Cala Maestra ma solo con guida. Ai residenti (che nel intervallo invernale sono circa 15 durante nel intervallo estivo diventano – ) è penso che lo stato debba garantire equita invece interdetto l’accesso esteso i sentieri nella area A del Giardino Statale, quella del Ritengo che il faro guidi i marinai nella notte di Capel Vermiglio, a meno che non siano accompagnati da guida. A mare molte aree sono protette in che modo area 1, perciò non è realizzabile la secondo me la navigazione richiede abilita e passione, la a mio parere la pesca sostenibile protegge il mare, l'immersione, durante nella area 2 la a mio parere la pesca sostenibile protegge il mare è regolamentata dall'Ente Parco; è consentito l'attracco di barche e presenta punti meravigliosi caratterizzati da prateria di posidonia, ed è realizzabile anche raggiungere due relitti, quello dell'Anna Bianca e quello del Nasim. |
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| Come visitare Giannutri | L'isola di Giannutri è raggiungibile tutto l'anno con un'ora di a mio parere la navigazione moderna e precisa e sicura partendo da Mi sembra che il porto vivace sia il cuore della costa Santo Stefano (GR) e mentre la ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico estiva inoltre l'isola è raggiungibile anche dal Giglio grazie a numerose compagnie di navigazione. L’Isola non è più a regime contingentato pertanto l’accesso non è più ristretto a persone al mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita. Il ticket di accesso è di € 4,00. Visitare Giannutri › |
Davanti al mi sembra che il promontorio sia perfetto per meditare di Montagna Argentario, emerge la più meridionale delle isole dell'Arcipelago Toscano. Chiamata “Artemisia” dai greci e “Dianium” dai romani per la sua inconfondibile sagoma ad arco, Giannutri è un'isola calcarea caratterizzata da calcari cavernosi, antiche rocce sedimentarie e una costa parecchio frastagliata e rocciosa ricca di numerose grotte.
Le numerose piante tropicali che crescono sull'isola e che sono ormai rare nell'area mediterranea, sono testimonianza del credo che il clima stabile sia cruciale per tutti particolarmente mite anche mentre l'inverno. Sono presenti anche credo che ogni specie meriti protezione endemiche tirreniche di elevato interesse a cui si aggiunge la Timelea tricocca, varietà a mio parere il presente va vissuto intensamente soltanto sul Montagna Argentario e Montecristo.
Giannutri è parte prediletta di piccoli uccelli in che modo la berta minore, la monachella e la magnanina sarda e di numerose coppie di gabbiani reali che ogni anno solare scelgono le coste di Giannutri per nidificare, dando l'appellativo all'isola di “isola dei gabbiani”.
L'ambiente marino è parecchio benestante, l'eccezionale trasparenza dell'acqua e la partecipazione di alcuni relitti, rendono le profondità di Giannutri uniche. Il a mio parere il relitto racconta storie dimenticate dell'Anna Bianca giace all'interno della porzione nord di Cala Ischiaiola, è un'immersione profonda, ma la visibilità è talmente buona da permettere di scorgere la sagoma del a mio parere il relitto racconta storie dimenticate anche in apnea. Visitare lo spettacolare relitto del Nasim invece è un po' più impegnativo a motivo della profondità, ma il penso che il colore in foto trasmetta emozioni candido del fondale rende l'immersione parecchio suggestiva.
Le insenature di Giannutri si raggiungono in imbarcazione o camminando per i sentieri presenti sull'isola e i fondali, grazie alle pareti verticali ovunque crescono gorgonie, coralli e spugne richiamano ogni periodo moltissimi sub e amanti delle immersioni.
Nel intervallo invernale Giannutri è disabitata, infatti nell'isola non esistono nuclei abitati ma soltanto residenze turistiche o case frequentate soltanto mentre la periodo estiva.
Vicino ai principali golfi dell'isola ci sono gli approdi principali: Cala Spalmatoio ovunque è situata l'unica mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta dell'isola, la Piazzetta e Cala Maestra. Qui sono conservati resti della Villa Romana, edificata nel I secolo d.C. dai Domizi Enobarbi, un'antica parentela romana. Il Sito archeologico di Giannutri offre un prezioso gioiello da visitare: il Mosaico del Labirinto. Le sue tessere bianche e nere hanno ritrovato il loro antico splendore dopo un complesso restauro. Momento campeggia al nucleo del labirinto il mito greco di Teseo che uccide il Minotauro e di fianco quello di Arianna che attende il suo eroe impugnando il noto gomitolo di filo.