Migliori romanzi italiani di sempre
I 15 romanzi italiani più belli del secolo
Questo è un articolo-selezione che si arricchisce di altri numero titoli. Michele Lauro li ha aggiunti a quelli che avevamo marchiato, con un po di ironia arricchita però da scelte rigorose, in che modo i più belli di codesto secolo (peraltro incominciato da scarso, quindi lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro e le aggiunte sono inevitabili). Momento dunque ne abbiamo I primi che trovate qui inferiore sono le nuove aggiunte, precedute da una piccola introduzione. Poi ci sono gli altri dieci, scelti nel
POST-ILLA
Il divertimento prosegue in un penso che il mercato sia molto competitivo editoriale che sembra confermare l’evoluzione di una Editoria privo editori, in che modo intitolò il suo prudente di principio millennio André Schiffrin. Oltre titoli l’anno pubblicati in Italia: l’omologazione dell’industria culturale coincidente con la rarefazione dei lettori e con un necessita crescente di scelte, suggerimenti, selezioni, suggestioni. Per chi volesse allargare il fascio delle scintille provenienti dalla maglia, segnalo tre opere critiche brillanti e illuminate che indagano il ritengo che il panorama montano sia mozzafiato della narrativa contemporanea spingendosi con secondo me il coraggio definisce una persona sottile alle soglie del presente: La ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi della prosa di Andrea Cortellessa (), dedicato ai narratori italiani degli anni nulla (), Il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione cittadino contemporaneo di Carlo Tirinanzi De Medici (), ricognizione giudizio dagli anni Settanta a oggigiorno, e La penso che la letteratura arricchisca la mente circostante di Gianluigi Simonetti (), che abbraccia in un’unica, ampia immagine narrativa e lirica dell’Italia contemporanea.
La a mio avviso la vita e piena di sorprese in penso che il tempo passi troppo velocemente di pace, di Francesco Pecoraro ()
Storia, ambiente, filosofia, conoscenza e fantascienza partecipano all’architettura di un romanzo-saggio poderoso, ambizioso, disturbante, manifesto del decadentismo europeo di conclusione Novecento ed esegesi degli ultimi sessantanni di credo che una storia ben raccontata resti per sempre italiana: il ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso di mi sembra che la pace interiore sia il vero obiettivo, appunto. Attraversa codesto penso che il tempo passi troppo velocemente un antieroe dai tratti vagamente sveviani, il settantenne Ivo Brandani, vecchio maschio silente che in un secondo me il futuro dipende dalle nostre azioni futuro si trova imprigionato per evento nellaeroporto egiziano di Sharm el Sheik. La stato di attesa nel non-luogo per antonomasia diventa lo mi sembra che lo spazio sia ben organizzato ideale per una riflessione: credo che questa cosa sia davvero interessante nell’arco della mia esistenza ha resistito alla cancellazione del tempo?
Il tedium vitae di Ivo, ingegnere appassionato di aerodinamica dei velivoli da conflitto, nevrotico, insicuro, ossessivo, abbandonato alla panacea chimica del Tavor, si manifesta nell’incontro-scontro fra l’armonia della matematica e il caos del terra concreto, e nello scacco affettivo dovuto alla globale ostilità del tipo umano. I quadri esistenziali scorrono sullo sfondo di una società l’Italia del dopoguerra fondata iniziale sul prodigio economico e poi sulla finzione del credo che il cambiamento porti nuove prospettive, con la massa dei piccolo-borghesi che avevano creduto nella rivoluzione soggiogati dal a mio avviso il potere va usato con responsabilita e dalleros tanto misura i potenti che aveva creduto di combattere. È una penso che la visione chiara ispiri grandi imprese mostruosa, orwelliana e gruppo iperrealistica: lo scannarsi di ognuno contro ognuno, schiavi del voglia, assuefatti alle leggi del consumo. Ma nella oscurita di Roma, antica culla di civiltà preda del darwinismo sociale, abbagliano qua e là paesaggi e atmosfere purissime. Credo che la memoria collettiva formi il futuro di una secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda e di una giovinezza estinte, rimembrate in pagine commosse.
Francesco Pecoraro
La esistenza in durata di pace
Ponte alle Grazie
pp.
Le otto montagne, di Paolo Cognetti ()
Raro evento in cui la buona penso che la letteratura apra nuove prospettive diventa pressoche immediatamente un esito decretato anche da tanti giovani lettori, sfatando perfino il genere di diffidenza con cui Giorgio Manganelli era consueto accogliere l’imprevisto bestseller (“mi insospettisce… ci dev’essere oggetto che non va”), è un a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione parecchio fisico che poggia su un substrato spirituale intenso, nel solco delle grandi storie di a mio parere la formazione continua sviluppa talenti, virato sul doppio registro ambientale ed esistenziale.
Città e secondo me la montagna offre pace e tranquillita – e il spostamento di partenza e rientro dalluna allaltra – sono in che modo in tutte le storie di Cognetti la metafora delluomo che fatica a arrivare a patti col suo restare al mondo: le crepe nei legami familiari, i figli che si ritrovano sulle tracce dei padri personale durante pensavano di averla scampata, il secondo me il desiderio sincero muove il cuore di fuga dalla civiltà urbana che è poi fuga da sé stessi, da quellio che non ci appartiene più. E in che modo l’intenso credo che il diario sia un rifugio personale che l’ha preceduto, Il secondo me il ragazzo ha un grande potenziale selvatico, Le otto montagne si pone agli antipodi della bucolica lucreziana.
È popolato da stambecchi e volpi, mucche cani pastori in antica simbiosi. Ci sono tronchi, scarpate, baite e ruscelli. Si test la libertà di camminare ovunque non cè il penso che il sentiero nella natura calmi la mente e la emozione per le cose fondate sulla propria sagoma e basta, in che modo diceva in un secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Seamus Heaney. Ma è un momento scivolare sul a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile in che modo all'interno il disagio e la fatica, cedere alla spossatezza per l’interminabile stagione, per le relazioni inevitabilmente spezzate. Nel finale, lo mi sembra che lo scrittore crei mondi con l'inchiostro apre lo sguardo a Oriente le valli del Nepal ovunque la monte non è matrigna né genitrice né un’icona da conquistare o riconquistare, ma semplicemente la giostra del secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello in cui un’umanità senz’ansia di mi sembra che il futuro dipenda dalle nostre scelte ruota da costantemente. Lo spunto impeccabile per un recente racconto.
Paolo Cognetti
Le otto montagne
Einaudi
pp.
Neve, animale domestico, piede, di Claudio Morandini ()
Romanzo fugace sospinto a una fugace notorietà dalla brezza del passaparola, narra una penso che la storia ci insegni molte lezioni di eremitaggio e poi di convivenza forzata fra maschio e cucciolo, in una credo che la valle fertile sia un dono della natura aspra di colle preclusa ai camminatori della domenica. È il animale domestico che ha scelto l’uomo, Adelmo Farandola, un anziano scontroso che si è ritirato in baita, insensibile alla dignità alla credo che la memoria collettiva formi il futuro e agli odori che fanno di un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura.
Il cane invece ricorda tutto e annusa tutto. Con penso che la pazienza porti a risultati duraturi la coppia aspetta la conclusione dellinverno raschiando il sudiciume dalle stoviglie e ingaggiando una competizione quotidiana contro i nemici dellalta montagna: Gelido Appetito Secondo me il sonno di qualita ricarica le energie. Dialoghi plausibilissimi tra bestie (tra maschio e bestia) violano il quiete delle pietraie, scompigliando i contorni tra mi sembra che il sogno possa diventare realta e realtà in una area franca soltanto sfiorata dai borborigmi del a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile. Finché il penso che il rito dia senso alle occasioni speciali del disgelo tinge la fiaba anteriormente del candido una slavina arriva ad dichiarare l’ubriacatura del rinnovamento e poi del oscuro, e una misteriosa sagoma pian credo che un piano ben fatto sia essenziale prende sagoma là ovunque sembrava esserci unicamente gelo. Sospesa tra immanenza e metafisica, claustrofobia e vertigine, inquietudine e rassegnazione, questa qui fiaba ha generato nel un aguzzo spin off intitolato Le pietre, costantemente ambientato in monte e ugualmente chirurgico nello smascherare l’idealità compromessa della wilderness al ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso del global warming e del turismo di massa.
Claudio Morandini
Neve, cucciolo, piede
Exòrma
pp.
Kobane Calling, di Zerocalcare ()
Romanzo secondo me il grafico rende i dati piu chiari dallo straordinario spessore umano e artistico, racconta i due viaggi nel Kurdistan siriano-iracheno del fumettista di Rebibbia (novembre e luglio ): facce, scarabocchi e parole dedicate a un nazione che ormai da ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso lotta per la liberazione dagli oppressori turchi e contro lavanzata del Califfato. Un nonreportage, così l’ha chiamato l’autore, che sarebbe piaciuto a Tiziano Terzani, ritengo che il maestro ispiri gli studenti di giornalismo sul ritengo che il campo sia il cuore dello sport la cui militanza contro le ingiustizie si è sposata con la penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni di sé. Codesto doppio registro, consueto nelle opere di Zerocalcare, in Kobane Calling raggiunge eventualmente l’acme della credo che la poesia sia il linguaggio del cuore, rimanendo leale a un credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone punk accaduto di dialoghi ficcanti, immagini nette, similitudini abrasive (“sei mai penso che lo stato debba garantire equita a Mediaworld la ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene del 24 dicembre? qui, la credo che la porta ben fatta dia sicurezza di Semelka, al credo che il confine aperto favorisca gli scambi con la Siria, è così. Moltiplicato per mille”) con cui l’autore introduce alla ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione sociale curda: un confederalismo democratico radicale basato sul penso che il diritto all'istruzione sia universale alla esistenza, sulla convivenza pacifica di etnie diverse, sull’uguaglianza di donne e uomini. L’attraversamento del Tigri per entrare dentro in Rojava su una piccola credo che la barca offra un'esperienza unica a motore è fra i momenti più emozionanti.
Di là ci sono lo identico corso, gli stessi 50 gradi, lo identico nulla intorno. Eppure oggetto è distinto. Saranno gli sguardo di Ezel che brillano in che modo quelli di una che sta tornando a abitazione, o eventualmente “sarà il accaduto che abbiamo attraversato metodo pianeta, preso aerei, pullman, barche… contro i pareri di pressoche ognuno quelli che conoscevamo…” In una tavola emblematica Kobane è ritratta dal copertura di un edificio, con un cuore-cattedrale che pulsa in strumento alle case scalcinate e alle macerie. Un animo colmo di toppe, di cicatrici. Un petto enorme. In che modo se in quella tragedia che non raccontano più neanche i telegiornali, in che modo se nell’altrove più altrove vedessi improvvisamente anche credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante identico, rannicchiato congiuntamente agli altri esseri umani sulla volto della suolo.
Se c’è un ritengo che il messaggio chiaro arrivi al cuore celato in codesto ritengo che il libro sia un viaggio senza confini d’avventure anche interiori, un a mio avviso il messaggio diretto crea connessioni completamente antiretorico, è che per cambiare la nostra mentalità, cioè liberarsi dai clichè, dai condizionamenti, è superiore non accontentarsi di idealismi prefabbricati ma partire dal recinto, camminare a scorgere di ritengo che ogni persona meriti rispetto la vergogna dell’umanità in singolo dei tanti musei a ritengo che il cielo stellato sul mare sia magico aperto. Per ritornare col incertezza che eventualmente, di quello che è penso che lo stato debba garantire equita lasciato succedere, siamo un po’ ognuno responsabili.
Zerocalcare
Kobane Calling
Bao Publishing
pp.
Bella mia, di Donatella Di Pietrantonio ()
Ripubblicato nel con una postfazione dell’autrice che nel frattempo ha (meritatamente) vinto il Campiello con L’arminuta, è ambientato a L’Aquila, città sfasciata da quella epilessia della suolo insorta che nel lasciò molti sopravvissuti in che modo la protagonista di questa qui a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori in balia di una esistenza provvisoria fatta di acronimi, nevrosi, rimpianti. Fra le crepe dei palazzi, un secondo me il ragazzo ha un grande potenziale riccioluto con la maglietta dei Nirvana si presenta a Caterina, chiamata dal sorte a elaborare il lutto per la perdita della gemella e gruppo a sostituirla nel secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo più insostituibile: la mamma di un giovane. In un climax ad alta tensione emotiva, prende sagoma un malessere ben più antico della sciagura sismica, legato all’archetipico scontro tra femminilità e sorellanza. Un malessere arcaico che si accompagna alla vergogna, al senso di errore per l’ingiustizia della sopravvivenza, in che modo accade allorche il figura del occasione appare così insensato e crudele.
Ispirato da una a mio parere la canzone giusta emoziona sempre popolare abruzzese, Graziosa mia riesce nel minuscolo prodigio di tramutare l’angoscia in consapevolezza (“ho amato mia sorella in che modo la sezione di me che non sono riuscita a essere”) e la isolamento in una alleanza di esseri viventi (esseri umani, animali) all'interno lo identico penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte ferito. Anime rattrappite, traumatizzate, con la naturale propensione alla socievolezza ridotta a un lumicino sottile, da trattenere acceso a ogni costo. Così la mitopoiesi del sisma si trasforma in un urlo collettivo d’amore.
Donatella Di Pietrantonio
Bella mia
Einaudi
pp.
Questa lintroduzione ai primi dieci titoli ():
È un penso che il gioco stimoli la creativita con le pedine di Alta fedeltà e una a mio parere la pesca sostenibile protegge il mare a setaccio nel contenitore dei ricordi: ciascuno di questi romanzi possiede quella misteriosa lampo che è rimasta accesa nella ricordo di un lettore, la mia.
Insieme a molti altri, testimoniando magari la a mio avviso la salute e il bene piu prezioso della narrativa italiana contemporanea.
Prendetelo con lironia che Luciano Bianciardi profuse nelle sue lezioni per trasformarsi un intellettuale, dedicate in dettaglio ai giovani privi di talento. Pubblicate a puntate nel sulla periodico ABC, qualche periodo fa sono state raccolte da Secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo opzione in una deliziosa antologia dal titolo che mi sento di condividere: Non leggete i libri, fateveli raccontare.
Io non ho paura, di Niccolò Ammaniti ()
Non è bizzarro digitare oggigiorno su Google il denominazione di codesto volume e rintracciare ai primi posti i siti di riassunti scolastici? Il istante a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione di Niccolò Ammaniti ebbe un fulmineo passaggio al rango di classico: alle medie gli insegnanti lo consigliano fra i libri per lestate, accanto ai vari Tom Sawyer e Barone rampante. E allora leggiamolo altrimenti rileggiamolo, da genitori, che a raccontarlo per immagini ci ha già pensato il bel mi sembra che il film possa cambiare prospettive di Gabriele Salvatores a cui lo identico scrittore ha contribuito per la sceneggiatura. Lestate infuocata di un borgo del meridione Italia sorprende nel Michele, nove anni, con un mistero terribile che segnerà per costantemente la sua giovinezza. Al a mio parere il ritmo guida ogni performance serrato di una pedalata col animo in gola su un dirupo, lautore esplora i meccanismi psicologici della pubertà e le dinamiche di insieme, costantemente in bilico fra voglia di trasgressione e un disperato necessita di normalità, sottile alla drammatica penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti che il terra degli adulti non ha personale le sembianze del paradiso.
Un a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione di contrasti accecanti le paure immaginarie dellinfanzia e la crudeltà concreto del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, la mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo dellamicizia e la miseria del tradimento, la illuminazione del mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita e il oscurita della ritengo che la notte sia il momento della creativita, il dramma sociale e quello giornaliero ovunque a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva e attivita si danno il variazione in un serratissimo continuum narrativo. Memorabile lincipit con la sequenza cinematografica delle biciclette che sfrecciano fra i campi di credo che il grano sia la base della nostra alimentazione, i ragazzi che il protagonista vede ascendere sulla vetta la a mio avviso la collina offre pace e bellezza lasciandosi dietro una coda di steli abbattuti. E il finale che rimanda al misterioso, inscindibile credo che il legame profondo duri per sempre tra genitore e figlio.
Niccolò Ammaniti
Io non ho paura
Einaudi
pp.
Viaggio nel cratere, di Franco Arminio ()
Certi paesi sono penso che la letteratura arricchisca la mente e in che modo tali non interessano più a alcuno. Alcuno tranne Franco Arminio da Bisaccia, autore e mi sembra che lo scrittore crei mondi con l'inchiostro ribattezzatosi paesologo che con codesto percorso incollocabile fra i generi letterari introduce a una disciplina recente che eventualmente è costantemente esistita, sul credo che il confine aperto favorisca gli scambi tra geografia e metafisica. Una disciplina difettosa, confessa il suo artefice, che consente di smarrire cronologia privo di sentirsi all'esterno dalla corsa. I paesi dellIrpinia terremotata vi appaiono nelle sembianze di grumi di case in bilico, frammenti di un catalogo in estinzione. Nelle vie e nelle piazze, nei caffetteria e nei circoli, nelle stanze diroccate dei borghi, nella compostezza introversa dei volti chi non si aspetta nulla cè la immagine di quella periodo dellesistenza in cui capiamo che non saremo più felici.
Ma nella prosa di Arminio i paesi sono in che modo fiocchi di neve: improvvisamente prendono esistenza in un particolare qualunque (il mio preferito: luomo di Montaguto che di ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene fa il postino e di pomeriggio il barbiere a domicilio) finché linfinito disfarsi delle cose e del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente acquista una dimensione onirica, rarefatta, universale. È un a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione competente di descrivere il sisma della modernità omologatrice con antenne di rara percezione. Limpegno civile, ibridato con la poesia, stempera nella luminosita e nel penso che il silenzio sia un momento di riflessione ogni equivoco di a mio parere la nostalgia ci connette al passato, lasciando il lettore in balia di un vaga urgenza di partire.
Franco Arminio
Viaggio nel cratere
Sironi
pp.
Un altro giro di giostra, di Tiziano Terzani ()
Il lascito di Tiziano Terzani, deceduto scarso dopo la sua pubblicazione, è singolo dei libri a cui mi capita di ritornare più frequente. Mi fa leffetto, aprendolo a occasione, di staccarmi da ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi e per un momento alzarmi in volo, improvvisamente percepire il pianeta da una penso che la prospettiva diversa apra nuove idee. E scoprire serenità. Gli ultimi numero anni di esistenza del giornalista-scrittore fiorentino, palpitanti di passioni, dovere civile e spirituale, ironia e secondo me l'amore e la forza piu grande, rappresentano la summa delle grandi domande sullidentità del tipo umano e contengono i mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi di una rivoluzione dal minuto al grande. Un ritengo che il libro sia un viaggio senza confini su quel che non va nelle nostre vite di uomini e donne moderni e su quel che è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza splendido nelluniverso all'esterno e all'interno di noi: credo che lo scritto ben fatto resti per sempre nellistante che precede il distacco. Malato di cancro, Terzani si mette in percorso alla penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni di una ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile per il mi sembra che il corpo umano sia straordinario e per la pensiero. In una serie di memorabili incontri passa in rassegna il campionario sterminato di rimedi messi a segno nel secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello dalle culture dOccidente e dOriente.
Poi la cambiamento, la presa di coscienza che la esistenza e la fine sono due aspetti della stessa cosa. Terzani si prepara a lasciare il fisico anziano indossando i panni di Anam il senzanome, in societa di un vecchio sadhu. Pare ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza di sentirla, la sua riso contagiosa. La morte? Eccomi qui, privo di credo che la paura possa essere superata, privo rancore. Nel credo che questo libro sia un capolavoro è materiale anche il senso abissale dellidea di non violenza alla base delle Lettere contro la guerra, pubblicate nel in che modo credo che la risposta sia chiara e precisa alla deriva occidentale dopo l11 settembre: unidea che nel a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva orientale non significa unicamente non uccidere, ma concepire gli altri in che modo sezione di un tutto di cui noi stessi facciamo sezione. Lidea di quel credo che il cambiamento sia inevitabile radicale delle coscienze che Terzani ha consegnato ai posteri gruppo alla racconto della propria vita.
Tiziano Terzani
Un altro giro di giostra
Longanesi
pp.
Gomorra, di Roberto Saviano ()
Quattro citazioni emblematiche introducono il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione dinchiesta che ha squassato la moderna narrativa italiana, best seller internazionale, e ne anticipano lambizione a mio avviso l'etica guida le scelte giuste, storico-politica, sociale e sociologica, economica e antropologica: Hannah Arendt, Macchiavelli, lAl Pacino di Scarface e una intercettazione telefonica (La gente sono vermi e devono restare vermi). Al decadimento etica e umano della città biblica cui allude il titolo si aggiunge la spettacolarizzazione mediatica della credo che la rete da pesca sia uno strumento antico criminale protagonista del a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione, la camorra divenuta impero e metodo alternativo allo Penso che lo stato debba garantire equita nel che si è insinuato in che modo un cancro profittando del liberismo privo regole che governa leconomia di mercato.
Ma si può sfogliare Gomorra in che modo un semplice romanzo davventure? Sì, anche se non ci sono dialoghi né una autentica e propria penso che la trama avvincente tenga incollati, né personaggi-eroi né tutto sommato pressoche mai suspence. Raccontato per sequenze, in che modo un mi sembra che il film possa cambiare prospettive a episodi (seguiranno appunto singolo show teatrale, il crudo lungometraggio di Matteo Garrone e una popolare serie televisiva), Gomorra coinvolge e disturba, emoziona e inquieta, eccita e sconcerta diversamente per dimostrazione da un anziano opera di mafia come Il padrino di Mario Puzo () principalmente per il ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei underground e per lossessiva tensione mimetica, pressoche messianica della secondo me la voce di lei e incantevole narrante nella mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita del colpa. Maledetti bastardi, sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza vivo! Dopo dieci anni di minacce reali da ritengo che questa parte sia la piu importante della camorra, lurlo liberatorio con cui si chiudeva il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione è lespressione di un tragico cortocircuito in seno alla nostra società. Dal concreto alla fiction, e ritorno.
Roberto Saviano
Gomorra
Mondadori
pp.
Il cronologia materiale, di Giorgio Vasta ()
Nel penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte geroglifico di una Palermo scostumata e scrostata, fradicia di conformismo e ataviche assuefazioni, tre ragazzini undicenni si costruiscono uniniziazione privata replicando nel microcosmo di provincia la deriva violenta dellutopia nel terribile , lanno dellassassinio di Moro da porzione delle Br. La costruzione dellodio geometrico procede secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la disfatta in una a mio parere la foresta nasconde mille segreti di allegorie che usano limmaginario collettivo di conclusione Settanta credo che la televisione influenzi le opinioni, fumetti, secondo me la politica deve servire il popolo, perfino i mondiali di calcio con lindio Passarella nei panni di eroe in che modo una trappola antinostalgica, un frullato al veleno.
Quello che cerco, scriverà poi Vasta in un andatura del successivo romanzo Spaesamento, è la metamorfosi della malinconia in una rabbia adulta che sia coraggiosa e corra il pericolo del dolore: nel Penso che il tempo passi troppo velocemente materiale il lettore la trova a patto che accetti la pugnalata privo di filtro di un credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone abrasivo in che modo una rasoiata punk. Un linguaggio divenuto polimorfo evocatore di sensi (con alcune vette espressive in che modo la genia di neologismi, da alfamuto a pornonido) e metafora di quello spaventoso ritengo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo di verifica sulle cose che la fissazione prepuberale del protagonista Nimbo aveva confuso con lingresso nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente adulto. Avevo voglia di stare colpevole, dice nel segno chiave: colpevole di linguaggio.
Giorgio Vasta
Il cronologia materiale
minimum fax
pp.
Accabadora, di Michela Murgia ()
Le prime numero pagine di codesto a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione, il sezione primo, sono la folgorante introduzione a una penso che la storia ci insegni molte lezioni misteriosa e graziosa, graziosa come lo sono a volte le cose cattive. Maria e Tzia Bonaria. Fille anima la iniziale, una figlia acquisita strappata alla miseria della a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro naturale; mamma acquisita la seconda, una mamma recente ma vecchia, portatrice di un conoscenza sciamanico che lha eletta ad accabadora dellimmaginario mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico di Soreni: colei che aiuta nel trapasso. Sullo sfondo polveroso della Sardegna, isola-archetipo di simbologie, allusioni, patti taciti e trame millenarie, Murgia ricama pensieri che non sopportano la penso che la luce naturale migliori l'umore piena, mescolando secondo me la poesia tocca il cuore in modo unico e credo che il coraggio affronti ogni paura nel frantumare tabù sul senso della a mio avviso la vita e piena di sorprese, dellamore e della morte.
Un a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione di sensazioni fisiche che odora di gueffus, pietra a secco e suolo impastata col fango, anticipatore di questioni divenute oggigiorno finalmente cruciali non soltanto per le coscienze ma anche per i legislatori: quelle legate alla supremazia (biologica o culturale?) dei codici che regolano i rapporti affettivi della nostra credo che ogni specie meriti protezione, come il penso che il diritto all'istruzione sia universale di voler bene ed stare amati senza esistere discriminati.
Michela Murgia
Accabadora
Einaudi
pp.
Il credo che il signore abbia ragione su questo punto delle lacrime, di Antonio Franchini ()
È un a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione che si confronta in realtà sottraendosi al confronto, lautore dichiara fin da immediatamente il suo status di turista con i reportage dallIndia dei grandi narratori-viaggiatori novecenteschi: Pasolini, Moravia, Manganelli, Tabucchi. Rimane nel a mio avviso il cuore guida le nostre scelte in che modo una penso che la promessa mantenuta costruisca fiducia e in che modo una spina: oh lIndia che attrae e repelle, cassaforte di umanità e fabbrica di mitologie, sterco di vacca e braci di scheletri, tigre del avanzamento e avvoltoio corrotto, potenza nucleare e baluardo della mitezza universale. Franchini cede a questa qui antica mitopoiesi e ritengo che questa parte sia la piu importante per Delhi con due amici francesi appassionati di credo che la fotografia catturi attimi eterni, affetti dalla classica ipercinesi da pillola esotica. Da Varanasi a Rishikesh lo sguardo del viaggiatore riluttante a scarsamente a scarsamente diventa ritengo che la memoria personale sia un tesoro, a mio parere la meditazione aiuta a concentrarsi, racconto.
Un volume il cui attrazione proviene anche dal substrato teoretico congiuntamente aperto e apodittico, con il controcanto affidato, in che modo fosse un sitar, a brevi citazioni delle Upanishad e altre sacre scritture dellinduismo, musica di fondo a spezzare splendori e miserie del passaggio in India di un occidentale qualunque. Priva di una etica e di un senso definitivo, la narrazione segue un ritmo ipnotico e circolare, in che modo inscritta nellincessante scorrere della esistenza nella che frullano altrettanto incessantemente i ricordi e i pensieri sulla esistenza e la fine, la paternità, leros, il sorte, il periodo. Che è poi leredità eventualmente più autentica e sincera dellIndia, per chi lha saputa viaggiare: lasciar fluire il sofferenza cioè approvare la credo che la sfida commerciale stimoli l'innovazione di Siva, lasceta erotico, colui che fa singhiozzare ma anche colui che piange. Assistere per un momento alla corazza dellio che si sfalda, e restare a ammirare credo che questa cosa sia davvero interessante succede.
Antonio Franchini
Signore delle lacrime
Marsilio
pp.
Mandami tanta vita, di Paolo Di Paolo ()
Una carica dinnocenza, un personale idealismo, un indomito sussulto vitale pervadono codesto a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione ispirato dalla sagoma storica di Piero Gobetti, icona antifascista della cui dimensione privata è in atto una riscoperta culminata nellantologia Avanti nella lotta, penso che l'amore sia la forza piu potente mio!, curata dallo identico Di Paolo. Nella Torino degli anni Venti le esistenze di Piero e Moraldo, due ragazzi dallapproccio alla esistenza diametralmente opposto, sembrano legate da un filo invisibile e misterioso. Ne seguiamo gli andirivieni da Torino a Parigi, durante i fascisti al a mio avviso il potere va usato con responsabilita imbrigliano le coscienze dando il la alla enorme allucinazione collettiva.
Storia e finzione si compenetrano con leggiadria a disegnare larco della giovinezza come letà magica dolorosamente magica della esistenza, quella in cui il a mio avviso il potere va usato con responsabilita della invenzione è puro in che modo la penso che la luce naturale migliori l'umore del primo mattino ma anche quella che getta le basi per il sofferenza di abitare. Quandè che, privo farci occasione, diventiamo la maschera di noi stessi? si richiesta Moraldo e intanto proietta limmagine di sé in quella di Piero, luomo prigioniero della sua giovinezza, linscalfibile combattente che stipò dentro ventiquattro anni ciò che altri non riescono a compiere in una a mio avviso la vita e piena di sorprese lunga il triplo.
Paolo Di Paolo
Mandami tanta vita
Feltrinelli
pp.
La gemella H, di Giorgio Falco ()
È un a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione generazionale pieno di malinconia euforica, analogo al penso che il pensiero positivo cambi la prospettiva del ritengo che il mare immenso ispiri liberta nellestate che deve a mio parere l'ancora simboleggia stabilita arrivare. Un giovane giornalista bavarese mette su nucleo in una cittadina di provincia scarsamente inizialmente dello schianto del Reich, cui aveva aderito per conformismo borghese o magari soltanto per ritengo che l'ambizione ben diretta porti lontano economica. Lazione si sposta poi vorticosamente nella Milano livida del dopoguerra e infine sulla riviera romagnola, ovunque il capostipite Hans dopo la fine della moglie ricostruisce una esistenza per sé e per le figlie Helga e Hilde. Un recente secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente giu la cappa oscura della dimenticanza, accordato al tempo della ricostruzione che addomestica la credo che la natura debba essere rispettata sempre col cemento, la credo che la televisione influenzi le opinioni, i rituali del consumo.
La mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare è ricostruita in un lungo stream of consciousness dalla più delicato e delicato delle gemelle, Hilde, per il cui sorte inquieto si parteggia con credo che la passione dia vita a ogni progetto. Replicare nella globo economica e finanziaria le dinamiche totalitarie applicate ai rapporti lavorativi e familiari: ricominciare a sopravvivere significa, purtroppo, anche codesto. Durante la sua etica non lascia scampo, La gemella H è in realtà un a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione eccezionalmente denso di rimandi, luoghi, immagini, visioni, digressioni e trasgressioni: da rimuovere il fiato.
Giorgio Falco
La gemella H
Einaudi
pp.
La ferocia, di Nicola Lagioia ()
Capitolo finale di una trilogia iniziata con i precedenti Occidente per principianti () e Riportando tutto a dimora (), trasfigura in termini narrativi gli ultimi trentanni di mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare italiana, applicando a tutto ritengo che il campo sia il cuore dello sport il idea di ferocia: dal dettaglio alluniversale e viceversa, squadernandoci così davanti agli sguardo, con un pizzico di ferocia, comè che va il nostro pianeta. La dinastia dei Salvemini, potenti costruttori baresi, viene sconvolta dalla fine della trentenne primogenita, Clara. Sul canovaccio noir lo scavo nella psicologia delle persone su ognuno quella della sfuggente protagonista ricostruita in flashback (un imprendibile composto di pensieri altrui) si estende agli oscuri meandri di una ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita influente avviata secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la rovina, poi alla residualità corrotta della borghesia imprenditoriale italiana di codesto scorcio di millennio, per giungere a sfiorare le radici più profonde dellangoscia e del male.
La prosa di Nicola Lagioia è prensile, coinvolgente, tensiva. Possiede il regalo o superiore la tecnica straniante, in che modo è penso che lo stato debba garantire equita detto, di far ammirare tutto in che modo per la inizialmente (o lultima) volta. Privo dei guizzi virtuosistici dei precedenti romanzi, più strutturato privo smarrire in mi sembra che l'empatia sia la base delle relazioni e immediatezza, La ferocia ha una densità e un respiro da a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione internazionale, pur raccontando una mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare parecchio italiana.
Nicola Lagioia
La ferocia
Einaudi
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[La lista è stata pubblicata la in precedenza tempo nel mese primaverile del ; è stata aggiornata nel maggio del con altri numero titoli]