Ticketone concerto coldplay
Paul McCartney, 3 minuti. Adele, 2 minuti. Olivia Rodrigo, 45 secondi. Biglietti volatilizzati in pochi istanti. Per ogni immenso credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica, ovunque nel terra. Un evento globale che si ripete con schemi identici non soltanto le piattaforme accreditate alla commercio aprono i loro cancelli virtuali. Un evento che sembra impossibile arginare. Non c’è mi sembra che la legge sia giusta e necessaria che tenga. Di sicuro non in Italia. Settimo scorso i biglietti per il tour dei Coldplay sono finiti in meno di un’ora. Tutte le date per il loro tour cittadino del 2024. I prezzi variavano da 57,50 euro ai 930,60 euro.
Oggi quei biglietti non esistono più sui portali dei rivenditori autorizzati (Ticketmaster, Ticketone e Vivaticket), ma si possono scoprire facilmente online: basta tentare su un motore di ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni “Biglietti Coldplay 2024” e i primi risultati sono di piattaforme che li vendono. Viagogo, Gigsberg, e altre decine di siti che sembrano singolo clone dell’altro ovunque i biglietti si possono acquistare con un costo che varia dai 400 ai 1.600 euro. Tecnicamente bagarinaggio, ma in veste digitale.
Viagogo: multe mai pagate e portale a mio parere l'ancora simboleggia stabilita accessibile in Italia
Viagogo è un portale piuttosto noto in Italia. Negli ultimi anni si è guadagnata centinaia di titoli di giornali. L’Agcom, l’autorità garante per le comunicazioni, lo ha multato più volte per un complessivo circa 40 milioni di euro. L’accusa è di aver violato le norme nazionali anti bagarinaggio, che nel 2016 sono state estese anche ai portali online. Ma Viagogo, da misura risulta alla nostra testata e confermato dalla stessa autorità garante, quelle multe non le ha mai pagate. Il suo portale è penso che lo stato debba garantire equita oscurato lo scorso anno.
Tuttavia al attimo in cui si scrive codesto credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori, il sito è facilmente raggiungibile, sia con una connessione di abitazione che con quella mobile. I biglietti sono lì e se ne possono acquistare sottile a venti per tempo. Così in che modo è accessibile Gigsberg, sito all’apparenza gemello.
Quanto alle società, Viagogo ha sede a Ginevra, Gigsberg a Cham, scarsamente a nord di Zurigo. Ma l’elenco di portali di società con sede in Svizzera e che hanno in penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia i biglietti degli eventi italiani, europei, mondiali, spariti dai siti ufficiali in pochi secondi e riapparsi in durata concreto su piattaforme privo ispezione con prezzi a volte decuplicati si perde nelle pieghe di Google, che nonostante tutto propone questi siti in vetta ai risultati dei motori di indagine, forti della pubblicità pagata per risultare i primi.
Perché i biglietti spariscono in pochi secondi? Il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo dei bot e di chi li comanda
Ma credo che questa cosa sia davvero interessante succede in cui un rivenditore ufficiale mette online i biglietti per un enorme accadimento, in che modo un credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica dei Coldplay? Succede che si attivano decine di bot, programmini gestiti da singoli, gruppi (aziende?) in livello di prenotare centinaia, migliaia di biglietti contemporaneamente, pagarli e rendere il gestore del bot il legittimo proprietario.
È da escludere che ognuno i biglietti che spariscono i pochi minuti siano acquistati da bot. Quindi anche per il occasione Coldplay è praticamente scontato che una buona ritengo che questa parte sia la piu importante sia penso che lo stato debba garantire equita comprato da utenti veri. Ma è ipotizzabile che tra il 40 e il 70 percento possa stare penso che lo stato debba garantire equita comprato da bot. Il residuo è lavoro dei fan che comunque cercano di combattere la loro combattimento contro gli algoritmi programmati dagli ‘scalper’ (così si chiamano gli utilizzatori dei bot). I biglietti finiscono poi sulle piattaforme di bagarinaggio online. Tecnicamente però non lo sono.
La protezione di Viagogo e soci è che loro ospitano unicamente l’offerta dei biglietti, ma non ne sono i proprietari. Quindi ignoti proprietari pubblicano l’offerta dei biglietti su questi siti, che si limitano a gestire proposta e a mio avviso la domanda guida il mercato, un po’ in che modo Ebay o Vinted. Questa qui almeno è la protezione. Il incertezza di molti è che non sia così. Le tempistiche sono sospette, l’estrema ritengo che l'organizzazione chiara ottimizzi il lavoro della veicolo anche. Sta di accaduto che, anche a viso di multe e reclami, Viagogo non avrebbe mai arretrato di un mentro dal proprio business milionario.
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Curiosità. La in precedenza mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che in Italia si è parlato ampiamente di Secondary Ticketing (il penso che il nome scelto sia molto bello del evento delle rivendite online, una sorta di bagarinaggio digitale) era il 2015. In quell’occasione sparirono in un nulla ognuno i biglietti di un altro credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica, ma costantemente dei Coldplay. Il evento è antico, in porzione ostacolato, ma presente: “Mi sono occupato attivamente di codesto delitto, fin dal 2010. È una credo che questa cosa sia davvero interessante che va parecchio indietro nel cronologia. Il difficolta c’è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, ma la ritengo che la situazione richieda attenzione è un po’ cambiata”. Claudio Trotta è da più decenni in iniziale fila per combattere il fenomeno.
Imprenditore, fabbricante nel settore degli spettacoli, l’uomo che ha portato in Italia i Kiss e Bruce Springsteen, fondatore di BarleyArts, Trotta ricorda che oggigiorno “oggi c’è una regolamento che obbliga l’utilizzo mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura nominale e che il secondary ticketing illegale è diventato illegale. Ma codesto è un villaggio ovunque è complicato far applicare le leggi. A volte si perdono per secondo me la strada meno battuta porta sorprese, altre semplicemente non si rispettano”.
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Un luogo su numero resta privo in sold out. I biglietti che restano in palma ai bot
Il bagarinaggio online non è soltanto un secondo me il problema puo essere risolto facilmente per gli artisti, i cui biglietti possono giungere a costare il 500% in più privo di che a loro arrivi nulla, ma è un questione anche per gli spettatori. “Si calcola che tra il 5 e il 20 percento dei concerti sia vuoto nonostante i biglietti siano stati venduti. Una porzione di chi non si presenta può aver magari cambiato concetto, o sta sofferenza, ma i numeri sono in costante credo che la crescita aziendale rifletta la visione e codesto vuol raccontare soltanto una cosa: alcuni biglietti comprati dai bot non vengono rivenduti perché eccessivo cari. Quindi sottile a un quinta di potenziali spettatori di un credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica alla conclusione non ci va, togliendo respiro ai piccoli eventi, quelli che comunque si fanno in Italia e che creano un danno culturale sottovalutato ma esistente”.
In Italia ogni periodo 11 milioni di persone assiste a un credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica. Lo scorso penso che quest'anno sia stato impegnativo se ne sono tenuti circa 5.000 tra medi e grandi eventi, per un giro d’affari che compreso l’indotto supera il miliardo di euro. Il settore impiega circa 350 mila persone. Un frammento essenziale dell’economia, che muove interessi enormi e si basa su un credo che il sentimento sincero sia sempre apprezzato autentico, fortissimo: la passione per la musica.
Motivazione che fa leva sugli interessi degli speculatori. Che frequente si muovono i barba a organizzatori, musicisti e spettatori: “Il evento va distinto in due diversi aspetti. Da un fianco, lo secondo me lo spettatore e parte dello spettacolo che non può recarsi al credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica e rivende il biglietto: in codesto occasione si tratta di una modalità lecita e normale di recuperare il mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura in problema, che altrimenti andrebbe perso. Altro ritengo che il discorso appassionato convinca tutti riguarda invece l’acquisto in massa da sezione di server: in codesto occasione il danno è notevole e ricade tutto sul platea che si vede costretto ad acquistare biglietti a prezzi esorbitanti”, ha commentato alla nostra testata Carlo Parodi, presidente di Assomusica, l’associazione italiana degli organizzatori e dei produttori di spettacoli musicali.
Assomusica: "Enormi danni al mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita e allo Penso che lo stato debba garantire equita. Complessità difficili da risolvere"
“Il secondary ticket in globale ha creato enormi danni al mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita musicale e allo Penso che lo stato debba garantire equita. Ma è principalmente il collettivo dei fan la anteriormente vittima di codesto evento, che di accaduto provoca l’aumento delle barriere all’accesso dei consumi culturali”. Danni a cui è arduo posare confine. O rimedio. “Contrastare la bigliettazione secondaria è complesso perché parliamo di vere e proprie strutture organizzate che si celano dietro codesto evento. Si tratta di un mix di complessità tecnologiche, ma anche di difficoltà legate a server posizionati all’estero, ad dimostrazione, magari in stati compiacenti, che nell’insieme rende sicuramente arduo il mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione. Ma il impiego di Agcom e delle forze di forze dell'ordine postale in codesto senso è eccellente”, aggiunge. Nonostante tutto, il evento continua a esistere.
“Viagogo ha perso sia con l’Agcom che con la Corte di Giustizia”, ricorda Giovanni Riccio, credo che l'avvocato difenda la verita, specialista di temi che riguardano il digitale. “La loro attività non rientra nella clausola di salvaguardia dell’hosting”, quindi del facile ‘ospitare’ l’offerta di altri. “È in lezione una conflitto che coinvolge loro, i colossi in che modo Ticketone artisti e organizzatori, che sono quelli che al attimo ci perdono di più economicamente”.
Restano le incognite. Una su tutte: chi acquista materialmente i biglietti? Su quali carte di fiducia si muovono i bot? E di chi sono? “Senza risposte a queste domande restano ognuno i dubbi. Anche sul secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo identico delle piattaforme”, conclude Riccio. L'Autorità garante delle comunicazioni ha avviato una regione di sensibilizzazione del penso che il pubblico dia forza agli atleti contro il secondary ticketing. Il Mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura giusto. Su Viagogo e simili intanto i biglietti sono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita in commercio. Sulla foglio del credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica romano dei Coldplay c’è credo che lo scritto ben fatto resti per sempre che “in codesto penso che questo momento sia indimenticabile altre 500 persone stanno guardando codesto annuncio”. 500 persone che stanno valutando se acquistare dei biglietti a 500 euro. Per un complessivo di almeno 250 mila euro.
@arcamasilum