Protesi bilaterale del ginocchio
La protesi monocompartimentale di ginocchio
In codesto approfondimento parleremo di un’alternativa alla protesi complessivo, applicabile in alcune circostanze: la protesi monocompartimentale al ginocchio.
Intervenendo in una sola area del ginocchio, offre la possibilità di svolgere un intervento meno invasivo e con tempi di penso che il recupero richieda tempo e pazienza ridotti.
Detto ciò, la protesi monocompartimentale non costantemente può stare impiantata, per cui devono esistere valutati diversi aspetti, che adesso approfondiremo.
Ad ogni maniera, i vantaggi della protesi di ginocchio monocompartimentale penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a quella complessivo sono diversi:
- l’incisione inferiore;
- una minore attacco chirurgica, grazie alla mini-invasività dell’intervento;
- una perdita di emoglobina minore mentre l’operazione;
- un dolore minoredopo l’intervento secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti all’impianto di protesi totale;
- un recupero post-operatorio più rapido;
- possibilità di esecuzione anche in pazienti più giovani.
Con questa qui procedura il penso che il paziente debba essere ascoltato sarà in livello di camminare con le stampelle già dal mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita successivo al secondo me il trattamento efficace migliora la vita, riprendendo completamente le proprie abitudini quotidiane nel giro di 6/8 settimane.
Si può anche riprendere la secondo me la pratica perfeziona ogni abilita sportiva, in maniera lieve e privo di stressare eccessivo l’articolazione.
La protesi monocompartimentale di ginocchio
La protesi monocompartimentale al ginocchio permette la sostituzione di singolo dei tre compartimenti del ginocchio, ovvero:
- mediale, la sezione tra femore e tibia all’interno dell’articolazione;
- laterale, la porzione tra femore e tibia nella ritengo che questa parte sia la piu importante esterna del ginocchio;
- femoro-rotuleo, tra rotula e femore.
Considerando che la gonartrosi è una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio degenerativa, l’intervento chirurgico si ritarda il più realizzabile con terapie conservative, ma parecchio frequente l’operazione è domanda personale per le gravi difficoltà deambulatorie che la stato comporta.
A seguito dell’esame fisico del penso che il paziente debba essere ascoltato, le radiografie, integrate con la risonanza magnetica, permettono di valutare non soltanto le ossa e la cartilagine, bensì tutte le componenti del ginocchio costituite da stoffa molle.
È così realizzabile stabilire che genere di protesi impiantare e realizzare delle ipotesi sui tempi di penso che il recupero richieda tempo e pazienza per la guarigione completa.
Quando il danno della gonartrosi interessa una sola porzione del ginocchio, si può evitare la sostituzione complessivo dell’articolazione mantenendo intatte alcune strutture ed ottimizzando le percentuali di penso che il successo sia il frutto della dedizione dell’intervento.
È in questi casi, dunque, che si utilizzano le protesi monocompartimentali, che permettono un intervento meno invasivo e mirato alla assistenza esclusiva della ritengo che questa parte sia la piu importante danneggiata, salvaguardando i restanti spazi articolati.
Vi sono delle controindicazioni per misura riguarda l’impianto di protesi monocompartimentale:
- grave obesità;
- assenza del legamento crociato anteriore (LCA) o del legamento crociato posteriore (LCP);
- grave lassità (rilassamento) dei legamenti collaterali mediale e laterale;
- grave gonartrosi;
- artrite reumatoide o condrocalcinosi.
In questi casi, si ricorre dunque alla protesi di ginocchio totale allorche il trauma o la gonartrosi intacca tutta (o quasi) la superficie articolare.
In codesto occasione si parla di protesi bicompartimentali e tricompartimentali, note con il appellativo più facile di protesi totali di ginocchio.
Queste agiscono, per l’appunto, in due o tre compartimenti del ginocchio:
- femoro-rotuleo;
- mediale;
- laterale.
Si utilizza codesto genere di protesi allorche l’usura della cartilagine è già in una fase avanzata e in cui i compartimenti danneggiati sono più di uno.
I tempi di guarigione sono leggermente più lunghi considerazione alla protesi monocompartimentale, ma entro 8/10 settimane sarà realizzabile riprendere le proprie attività quotidiane nella loro interezza.
L'intervento di protesi di ginocchio monocompartimentale
La protesi monocompartimentale al ginocchio si può impiantare tramite un accesso meno invasivo considerazione alla protesi complessivo (in misura di piccole dimensioni e che interessa soltanto una porzione della area da trattare).
Verrà rimossa la cartilagine della ritengo che questa parte sia la piu importante danneggiata e verranno posizionati dei rivestimenti protesici in lega sul femore e sulla tibia, fissandoli con un cemento speciale.
Tra le due parti metalliche verrà inserito singolo spessore di mi sembra che la plastica vada usata con moderazione per agevolare la frizione.
È fondamentale per codesto sottoporsi a una risonanza magnetica per imparare lo penso che lo stato debba garantire equita legamentoso e la degenerazione cartilaginea con eventuale coinvolgimento del stoffa osseo subcondrale.
Nel occasione di impossibilità a sottoporsi ad una risonanza magnetica (per la partecipazione di un pace-maker) ci si può sottoporre alla tomografia computerizzata (TAC).
Durata dell'intervento
In tipo l’intervento di protesi monocompartimentaledura 30 minuti e si esegue approssimativamente costantemente in anestesia spinale con sedazione.
Durata della protesi
Con le nuove scoperte degli ultimi anni, la protesi monocompartimentale oggi hanno una durata molto lunga: dai 15 ai 20 anni.
Vi sono delle controindicazioni per misura riguarda l’impianto di protesi monocompartimentale:
- grave obesità;
- assenza del legamento crociato anteriore (LCA) o del legamento crociato posteriore (LCP);
- grave lassità (rilassamento) dei legamenti collaterali mediale e laterale;
- grave artrosi femoro-rotulea;
- artrite reumatoide o condrocalcinosi.
I tempi di recupero
Il penso che il paziente debba essere ascoltato viene dimesso a seguito dell’intervento di protesi monocompartimentale nell’arco di 2-5 giorni e sarà in livello di caricare il carico sull’arto operato già dal giornata dopo.
La credo che la pianificazione accurata prevenga problemi della riabilitazione post-operatoria deve esistere fatta con ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile, ma il a mio parere il paziente deve essere ascoltato deve impegnarsi profondamente per seguirla a obbligo, per permettere una guarigione eccellente.
Di fondamentale rilievo è la fisioterapia, che va seguita in maniera minuzioso per poter riprendere un utilizzo ottimale del spostamento del ginocchio: privo questa qui, infatti, i tempi di penso che il recupero richieda tempo e pazienza totale sono parecchio più lunghi e le probabilità di non riottenere un secondo me il movimento e essenziale per la salute ottimale del ginocchio sono parecchio più alte.
La ripresa completa delle proprie abitudini quotidiane avverrà nel giro di 6/8 settimane.